Il vaccino Ino-4800
Realizzato da Inovio, il vaccino chiamato Ino-4800 ha già superato i controlli dell’Fda, l’ente statunitense che sovrintende alla regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, e ora è pronto per essere testato sui primi volontari. «Si tratta di un significativo passo in avanti nella lotta globale contro Covid-19 – ha dichiarato Joseph Kim, presidente e Ceo di Inovio – senza un vaccino sicuro ed efficace, è probabile che questa pandemia continui a minacciare vite umane e mezzi di sussistenza. Il nostro team di ricercatori, partner e finanziatori si è mobilitato da quando la sequenza genetica del virus è diventata disponibile all’inizio di gennaio e continua a lavorare 24 ore su 24 per garantire l’avanzamento rapido di Ino-4800 attraverso questo studio di fase 1».
I primi 40 volontari
Le dosi del farmaco sono già arrivate nei magazzini e la sperimentazione prevede di coinvolgere 40 volontari, tutti adulti sani, delle città di Filadelfia e Kansas City. Ognuno riceverà due dosi a distanza di quattro settimane e le prime risposte sono previste per la fine dell’estate. Da qui poi si passerà agli studi di fase due, alla ricerca di fondi e, se tutto andrà bene, a produrre l’Ino-4800. «La produzione di un vaccino Covid-19 entro i prossimi 12-18 mesi – commenta Richard Hatchett, Ceo della Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi) – non è solo una sfida scientifica, ma richiederà anche nuovi livelli di collaborazione e investimenti nell’industria e nel governo. C’è ancora molta strada da percorrere, ma oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante in quel viaggio».
Ino-4800 però non è l’unico vaccino statunitense ad aver raggiunto la fase 1. Insieme ad esso c’è anche quello realizzato da Moderna, startup biotech del Massachusetts che ha adottato un approccio differente. Il suo mRNA-1273 sfrutta una molecola, l’mRNA appunto, per trasferire informazioni genetiche nelle cellule. In pratica imita un’infezione naturale per stimolare una risposta immunitaria più potente. In caso funzionasse potrebbe battere il record assoluto di velocità: quattro mesi per la realizzazione di un vaccino sono un traguardo mai raggiunto prima, che straccia di netto il precedente detentore, il vaccino della Sars, per il quale ci sono voluti 20 mesi.
ESPERIMENTI … VOLONTARI.. COME FARETE PER GLI EFFETTI COLLATERALI O CHI VE LO DICE A COSA ANDRETE INCONTRO CHI VI SALVERA’?? FINANZIATE PURE LA “RICERCA” PER CANDIDARVI A TOPI DA LABORATORIO POCHI GIORNI FA LEGGEVO UN ALTRO ARTICOLO CHE VI POSTO PER FARVI CAPIRE CHE NON POSSONO BOLLARE CHIUQUE CON TITOLI GRATUITI PER NEGARE L’EVIDENZA. PERSONE SENZA SCRUPOLI HANNO DECISO DI MANIPOLARE L’ESSERE UMANO E QUESTO E’ INACCETTABILE. NON USERANNO CERTO SU DI LORO QUELLO CHE VI PROPONGONO, STATENE CERTI.
30.000 bambine indiane usate come cavie per la sperimentazione del vaccino antitumorale.
Natalino Ventrella
La “Fondazione Bill and Melinda Gates” è apprezzata in tutto il mondo per la sua filantropia, ma la maggior parte delle loro “opere di bene” non sono altro che esperimenti vaccinali senza consenso, condotti sui più poveri. Dietro il pretesto di fornire assistenza sanitaria ai paesi del terzo mondo, la Fondazione Gates in realtà costringe decine di migliaia di bambini a sperimentare diversi vaccini per le aziende farmaceutiche.
L’enorme ricchezza di Bill Gates proveniente dal settore informatico viene ridistribuita alla ricerca farmaceutica, mentre le multinazionali Merck e GlaxoSmithKline (tanto per la cronaca… quella che ora fornirà la sfilza di vaccini da propinare ai bambini italiani), in violazione dei diritti umani, sperimentano nuovi vaccini su diverse migliaia di vittime inconsapevoli.
La campagna di propaganda è a pieno regime in India, dove le popolazioni locali vengono istruite a ricevere le loro iniezioni di “benessere”. I problemi di salute che ne sono derivati, sono stati spesso rilevanti e devastanti, sollevando interrogativi sugli oscuri motivi che si celano dietro alla Fondazione Gates e al suo straordinario sostegno alle vaccinazioni. Grave peggioramento della salute delle ragazzine in seguito alla campagna vaccinale dei Gates
Nel 2009, le bambine tribali del distretto di Khammam nello stato dell’Andhra Pradesh furono radunate insieme e fu loro detto che avrebbero ricevuto iniezioni terapeutiche. La fondazione Gates avrebbe la possibilità di dare a queste tribù accesso all’acqua pulita, servizi sanitari, cibo e condizioni di vita migliori, invece spingono per i vaccini anti-HPV (Papillomavirus umano) chiamandoli iniezioni di “benessere”.
Quello ricevuto da queste ragazzine era un vaccino anti-HPV prodotto dalla Merck e somministrato dal ministero della salute nazionale. Alle bambine, di età compresa fra 9 e 15, fu ordinato di prepararsi a ricevere tre dosi di vaccino. Con il passare dei mesi, la salute delle 16.000 bambine peggiorò. Cinque morirono poco dopo.
Nel distretto di Vadodara, Gujarat, altre 14.000 bambine tribali furono sottoposte alla sperimentazione. Questa volta la Gates Foundation portò avanti la sua azione umanitaria somministrando il vaccino anti-HPV chiamto Cervarix, prodotto dalla Glaxo SmithKline.
Senza alcun consenso informato, la Fondazione Gates obbligò la popolazione tribale, convincendola che le iniezioni sarebbero state salutari e necessarie. Tuttavia, quando materiale virale, metalli pesanti ed altri conservanti di provenienza eterologa vengono iniettati in giovani donne in via di sviluppo, sono inevitabili drastici cambiamenti nei loro corpi. A migliaia di ragazzine inconsapevoli di essere reclutate per test vaccinali, furono iniettati vaccini sperimentali, con la pretesa di prevenire il cancro cervicale.
Invece di vedere un miglioramento della loro salute, queste tribù riportarono numerose e strane reazioni avverse durante i giorni, le settimane e i mesi seguenti. Le ragazzine in India persero peso, appetito e forza. Il sedicenne Aman Dhawan non immaginava neppure di essersi iscritto ad una sperimentazione vaccinale. Subito dopo cominciò a perdere peso ed energia, finché la vita gli fu succhiata via. Lo stesso problema di verificò tra le ragazze in Colombia, dove lo stesso vaccino era stato distribuito alle ragazzine.
l’uso delle bambine come cavie per gli esperimenti vaccinali
Quando i giornalisti e attivisti in campo sanitario si recarono nell’Andhra Pradesh, incontrarono oltre 100 ragazzine che soffrivano di crisi epilettiche, gravi disturbi dell’umore e attacchi di emicrania. Le tossine che erano state inoculate loro deliberatamente, causando anche problemi di pubertà precoce, forti emorragie e crampi mestruali – problemi che le tribù non avevano mai sperimentato prima in forma così grave e diffusa.
Questa pressione per le vaccinazioni ha origine dalla ONG chiamata “PATH” (Program for Appropriate Technology in Health), un gruppo coordinato con la Fondazione Bill&Melinda Gates per testare i vaccini per il tumore cervicale su migliaia di bambine in India e in Africa. La Fondazione collabora anche con la ONG per studiare gli effetti del Rotavirus e dei vaccini anti-pneumococco in Africa e Asia.
Gli informatori di “Sama”, un’altra ONG, sono stati testimoni dell’orrore e hanno denunciato cosa succedeva realmente, rivelando come le ragazze fossero usate come cavie per i test vaccinali e tutto ciò con il pretesto di ricevere cure mediche. Sama ha riportato che i somministratori dei vaccini non richiedevano alcun consenso informato; le autorità prendevano però le impronte digitali delle persone trattandole, di fatto, come oggetti anziché come esseri umani intelligenti dotati di umani diritti.
Quando ci sono miliardi di dollari dietro a una missione, le autorità si adeguano allegramente e fanno ciò che viene loro detto di fare. Testare sostanze chimiche e virus direttamente su soggetti umani, è facile nei paesi del terzo mondo dove la vita umana a quanto pare è sacrificabile.
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Nel 2018, in occasione di una conferenza a Monaco, Bill Gates ha spiegato che una delle maggiori minacce per la salute globale è un patogeno aerobico distribuito dai bioterroristi. Potrebbe essere un virus sintetico del vaiolo o una superinfluenza molto più letale dei ceppi normali.
Gli epidemiologi «dicono che esiste una ragionevole probabilità che il mondo sperimenterà un simile focolaio nei prossimi 10-15 anni», ha osservato Gates. In appena un anno, il virus potrebbe spazzare via 33 milioni di vite.
Per questo motivo, Gates e la sua fondazione hanno reso la vaccinazione una delle priorità principali delle loro attività in tutto il mondo.
E ORAMAI SEMBRA OVVIO, QUALE BUONA OCCASIONE SAREBBE PROVOCARE UNA PANDEMIA PER DIVENIRE I SALVATORI? IN QUESTO DISSESTAMENTO GLI SCIACALLI DEPREDANO E DIVORANO!!
QUANTO POCO VALGONO LE NOSTRE VITE?